TERRITORIO
La principale caratteristica della geografia olandese è la piattezza del territorio: circa il 50% della superficie si trova a meno di 1 metro sotto il livello del mare. Una catena di dune e dighe lungo le coste e le rive dei fiumi principali impediscono che queste zone vengano inondate, mentre numerose stazioni di pompaggio provvedono a rimuovere l'acqua piovana in eccesso.
La lotta per strappare il territorio al mare ed ai fiumi è uno dei temi ricorrenti della storia e della geografia olandese. Infatti buona parte del territorio è costituito da polders, ovvero da terreni strappati al mare o a lagune e paludi costiere.
Il punto più elevato dei Paesi Bassi è il Vaalserberg (321 m s.l.m. ), nell'estremo sud-est del paese.
I Paesi Bassi sono divisi in due parti principali da un intricato sistema di fiumi che ha origine dalla Schelda, e soprattutto dalla Mosa e dal Reno, che in territorio olandese formano un complicato delta, I cui rami più importanti sono noti come Waal, Lek, IJssel e Amstel.
Questa divisione è rilevante anche dal punto di vista culturale, come evidenziato dai differenti dialetti parlati nel nord e nel sud, ed ancor più dalla predominanza cattolica nella regione a sud dei fiumi e protestante calvinista nel nord, in particolare nelle province frisone a nord dell'IJssel.
La geografia olandese ha subito consistenti evoluzioni in età storica. Nel 1287 una grande tempesta travolse le dune costiere e permise al mare di riversarsi nell'interno del Paese, formando il golfo noto come Zuiderzee. Nel 1932, con la costruzione della cosiddetta piera (diga di sbarramento) fra la Frisia e l'Olanda settentrionale questo golfo è stato nuovamente separato dal mare e trasformato nel lago IJsselmeer, che è poi stato parzialmente prosciugato, formando la provincia di Flevoland.
CLIMA
Il clima dei Paesi Bassi è oceanico temperato. Gli inverni non sono eccessivamente freddi e le temperature medie di gennaio sono comprese tra i +3/+3,5 °C della costa atlantica nord-occidentale e i +1/+1,5 °C delle zone sud-orientali al confine con la Germania, anche in pieno inverno non sono affatto rare le giornate nuvolose o coperte, caratterizzate da venti occidentali miti e da temperature di alcuni gradi sopra lo zero, mentre quando predominano masse d'aria fredda di origine artica, marittima o continentale, si possono registrare forti gelate notturne e la temperatura può restare diversi gradi al di sotto dello 0 °C anche nelle ore diurne, non rare le nevicate, ma la persistenza della neve al suolo è in genere piuttosto breve. L'estate è fresca e moderatamente piovosa, con temperature medie di luglio comprese tra i +16 °C del litorale atlantico settentrionale e i +19 °C delle zone sud-orientali. Le precipitazioni seppure non particolarmente abbondanti (quasi ovunque comprese tra i 600 e i 700 mm/m2) sono ben distribuite in ogni mese dell'anno, con un massimo relativo in autunno (ottobre-novembre) e un minimo, poco pronunciato, verso la fine dell'inverno (febbraio).
mercoledì 27 ottobre 2010
LA STORIA DELL'OLANDA
Durante l'impero romano, l'area a sud del fiume Reno venne inclusa nella provincia della Gallia Belgica, poi Germania inferior. All'epoca la zona era abitata da varie tribù germaniche e celtiche. I Franchi Salici migrarono da questa regione in Gallia, per instaurare, nel Quinto secolo, la potente dinastia merovingia.
Nel medioevo i Paesi Bassi erano frammentati in contee e diocesi appartenenti al Duca di Brabante e Borgogna e al Sacro Romano Impero. I predecessori di Carlo V non furono mai in grado di sottomettere la Frisia e la Gheldria. L'unficazione del paese ebbe successo solo nel 1540, sotto la dominazione degli Asburgo. Dopo una rivolta contro Filippo II di Spagna, il nord protestante dei Paesi Bassi secedette dal sud cattolico. L'indipendenza venne dichiarata nel 1581 e riconosciuta internazionalmente nel 1648. La guerra d'indipendenza marcò l'inizio dell'età d'oro olandese, un'età di grande propserità economica e culturale.
Tra il 1795 e il 1815 i Paesi Bassi caddero sotto dominazione francese. Il congresso di Vienna restaurò i Paesi Bassi storici, cioè nord e sud furono nuovamente uniti. In questo periodo venne instuarata la monarchia della Casa d'Orange. Tuttavia i sentimenti liberali, dopo un periodo fortemente conservatore, non potevano venire ignorati, così a partire dal 1840 i Paesi Bassi diventarono una monarchia costituzionale. Nel frattempo il Belgio ottenne l'indipendenza.
I Paesi Bassi restarono fino al Duemila una nazione con forti tradizioni mercantili, anche se dopo la Seconda guerra mondiale iniziò a prendere piede l'industrializzazione.
Nel medioevo i Paesi Bassi erano frammentati in contee e diocesi appartenenti al Duca di Brabante e Borgogna e al Sacro Romano Impero. I predecessori di Carlo V non furono mai in grado di sottomettere la Frisia e la Gheldria. L'unficazione del paese ebbe successo solo nel 1540, sotto la dominazione degli Asburgo. Dopo una rivolta contro Filippo II di Spagna, il nord protestante dei Paesi Bassi secedette dal sud cattolico. L'indipendenza venne dichiarata nel 1581 e riconosciuta internazionalmente nel 1648. La guerra d'indipendenza marcò l'inizio dell'età d'oro olandese, un'età di grande propserità economica e culturale.
Tra il 1795 e il 1815 i Paesi Bassi caddero sotto dominazione francese. Il congresso di Vienna restaurò i Paesi Bassi storici, cioè nord e sud furono nuovamente uniti. In questo periodo venne instuarata la monarchia della Casa d'Orange. Tuttavia i sentimenti liberali, dopo un periodo fortemente conservatore, non potevano venire ignorati, così a partire dal 1840 i Paesi Bassi diventarono una monarchia costituzionale. Nel frattempo il Belgio ottenne l'indipendenza.
I Paesi Bassi restarono fino al Duemila una nazione con forti tradizioni mercantili, anche se dopo la Seconda guerra mondiale iniziò a prendere piede l'industrializzazione.
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