mercoledì 27 ottobre 2010

LA STORIA DELL'OLANDA

Durante l'impero romano, l'area a sud del fiume Reno venne inclusa nella provincia della Gallia Belgica, poi Germania inferior. All'epoca la zona era abitata da varie tribù germaniche e celtiche. I Franchi Salici migrarono da questa regione in Gallia, per instaurare, nel Quinto secolo, la potente dinastia merovingia.
Nel medioevo i Paesi Bassi erano frammentati in contee e diocesi appartenenti al Duca di Brabante e Borgogna e al Sacro Romano Impero. I predecessori di Carlo V non furono mai in grado di sottomettere la Frisia e la Gheldria. L'unficazione del paese ebbe successo solo nel 1540, sotto la dominazione degli Asburgo. Dopo una rivolta contro Filippo II di Spagna, il nord protestante dei Paesi Bassi secedette dal sud cattolico. L'indipendenza venne dichiarata nel 1581 e riconosciuta internazionalmente nel 1648. La guerra d'indipendenza marcò l'inizio dell'età d'oro olandese, un'età di grande propserità economica e culturale.
Tra il 1795 e il 1815 i Paesi Bassi caddero sotto dominazione francese. Il congresso di Vienna restaurò i Paesi Bassi storici, cioè nord e sud furono nuovamente uniti. In questo periodo venne instuarata la monarchia della Casa d'Orange. Tuttavia i sentimenti liberali, dopo un periodo fortemente conservatore, non potevano venire ignorati, così a partire dal 1840 i Paesi Bassi diventarono una monarchia costituzionale. Nel frattempo il Belgio ottenne l'indipendenza.
I Paesi Bassi restarono fino al Duemila una nazione con forti tradizioni mercantili, anche se dopo la Seconda guerra mondiale iniziò a prendere piede l'industrializzazione.

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